Fenomeno ORBS
Cosa sono? (Varie teorie e ricerche scientifiche)
Rispondere a questa domanda può essere semplice, ma poi per cercare di rispondere in modo completo ed esauriente la risposta diventa sempre qualcosa di complesso.
O.R.B.S. non è una parola che ha uno specifico significato, è un acronimo inglese e per intero significa Orbital Reduction Ball Shine, che tradotto in Italiano suona così: Piccola Palla Orbitale Brillante.
Il nome non rende giustizia al fenomeno, molto probabilmente è stato un nome scelto quando le ricerche serie sul fenomeno non erano ancora state effettuate e si è scelto in maniera popolare un nome in base alle impressioni date dall’impatto visivo del fenomeno.
Per quanto ci riguarda, dopo tutte le nostre scoperte il nome che renderebbe giustizia a questo fenomeno sarebbe: Sfere Elettromagnetiche a Fotosensibilità Variabile, che in Inglese suonerebbe così: Electromagnetic Spheres with Variable Photosensitivity. Un acronimo della cosa potrebbe essere E.S.VA.P. o Esvap.
Gli Orbs (o Esvap) sono delle piccolissime sfere di grandezza inferiore ad un granello di sabbia costituite da 2 campi elettromagnetici, un campo elettromagnetico esterno caricato negativamente e un campo elettromagnetico interno più piccolo caricato positivamente. Con questa configurazione gli Orbs non riflettono la luce ma si limitano a deviarla risultando invisibili. Questa configurazione possiamo definirla Fase Morta o Oscura.
Possono essere immortalate su fotografie e filmati a patto che sia presente una forte fonte luminosa, senza la quale è impossibile ritrarle nelle foto o nei video.
E’ necessaria la presenza di una forte fonte luminosa perchè gli Orbs (o Esvap) non brillano di luce propria ma di luce riflessa, infatti quando vengono colpiti dai fotoni (tutto emette fotoni e i fotoni hanno una carica elettrica negativa) innescano una reazione in funzione della carica positiva o negativa dei loro campi elettromagnetici.
Gli Orbs diventano visibili quando il campo elettromagnetico esterno inizia a caricarsi positivamente accumulando cariche positive presenti nell’aria e di conseguenza il campo elettromagnetico interno inizia a caricarsi negativamente. L’inizio di questo processo di carica è definibile Fase di Carica, in questa Fase gli Orbs sono poco visibili e poco brillanti, la quantità di fotoni che riescono a riflette è molto scarsa. Questa è la Fase in cui di norma si possono vedere facce o disegni all’interno degli Orbs.
Quando la carica del campo elettromagnetico esterno è totalmente positiva e di conseguenza la carica del campo elettromagnetico interno è totalmente negativa gli Orbs raggiungono la massima brillantezza riflettendo la totalità dei fotoni della luce da cui sono colpiti. Questa Fase è definita Fase di Espulsione. Caratteristica peculiare di questa Fase è la presenza di cerchi concentrici all’interno della sfera luminosa che non dipendono dagli Orbs ma è un effetto di riverbero della luce del flash che rimbalza tra i campi elettromagnetici.
I due campi elettromagnetici poi si scaricano tornando alle cariche originarie, questo momento è definito Fase di Scarica e si può notare un alone circolare esterno agli Orbs ben definito ed un cerchio interno che appare come un velo più trasparente.
Gli Orbs sono anche visibili ad occhio nudo, è sufficiente porsi dietro la fotocamera e scattare una fotografia facendo scattare il flash e guardando nell’aria antistante il punto di scatto del flash, non più distante di 10 centimetri dal punto in cui si genera la luce del flash, si osserveranno molti piccolissimi puntini luminosi, di un colore bianco intenso da non confondere con altre impurità dell’aria che risultano di forma diversa da quella di un puntino e dalla luce più opaca. Quei piccolissimi puntini luminosi sono gli Orbs.
Un altro modo per osservare gli Orbs sempre e indipendentemente dalla Fase in cui si trovano è attraverso l’ausilio di apparecchiature all’infrarosso, trattandosi di campi elettromagnetici è possibile osservarli con videocamere dotate di modalità di ripresa notturna, con questa tipologia di attrezzatura non è necessaria una forte fonte luminosa.
Gli Orbs non appaiono solamente sulle foto scattate attraverso fotocamere digitali ma anche su fotografie scattate con le classiche macchine fotografiche a rullino. Anche macchine fotografiche costruite negli anni ’70 sono capaci di immortalare gli Orbs su rullino a patto che scatti il flash e che ovviamente in quel momento siano presenti nell’aria gli Orbs.
Gli Orbs che appaiono più grandi in realtà sono fuori fuoco per questo sembrano più grandi, ma sono solamente più vicini all’obiettivo della fotocamera o macchina fotografica.
Gli Orbs non sono in alcun modo polvere o pulviscolo presente nell’aria.
Gli Orbs non sono una manciata di pixel difettosi presenti in tutte le fotocamere digitali.
Gli Orbs non sono collegati in alcun modo all’acqua o alla pioggia, solo l’umidità ha un ruolo indiretto nel manifestarsi del fenomeno degli Orbs, infatti l’umidità favorisce la dispersione delle cariche positive dal terreno all’aria, ma nonostante l’umidità gli Orbs saranno visibili solo se presenti e la presenza degli Orbs non è in alcun modo legata alla presenza di umidità.
Gli Orbs sono sferici e da qualsiasi angolazione si fotografano o riprendono rispetto alla direzione del flash appaiono sempre come sfere dal cerchio completo.
Gli Orbs che presentano anomalie di qualsiasi genere e che di norma vengono classificati come Orbs irregolari o anomali sono tali perchè in automatico o in modo manuale si sono attivati o sono stati attivati degli effetti fotografici come quello contro gli occhi rossi (questo è il più comune), o l’effetto pennello o pittura, o uno qualsiasi degli effetti fotografici disponibili. Il risultato è che gli Orbs appaiono luminosi in modo molto più omogeneo e che spesso manca dalla sfera uno spicchio di luna rivolto verso la parte esterna della fotografia.
Gli Orbs sono visibili perchè in corrispondenza di particolari configurazioni di carica dei campi elettromagnetici funzionano come se fossero dei fotomoltiplicatori naturali. I fotomoltiplicatori sono in pratica degli strumenti da laboratorio attraverso cui si studiano i singoli fotoni di luce, il loro funzionamento si basa sull’intensità progressiva di più campi elettromagnetici a carica controllata che amplificano il singolo fotone fino a scomporlo per poterlo studiare.
Gli Orbs riescono a riflettere la luce del flash e a brillare proprio perchè funzionano come i fotomoltiplicatori, sono una sorta di naturale e rudimentale fotomoltiplicatore.
Gli Orbs nell’aria si muovono, logicamente nel movimento degli Orbs influiscono vento, pressione atmosferica, temperatura, e quant’altro caratterizza il movimento dell’aria, ma la causa principale del movimento degli Orbs è la presenza di cariche elettrostatiche presenti nell’aria.
Quando gli Orbs hanno il campo elettromagnetico esterno caricato negativamente seguono la “strada” con la presenza di maggiori cariche elettrostatiche positive, quando invece il campo elettromagnetico esterno è caricato positivamente seguono la “strada” con la presenza maggiore di cariche elettrostatiche negative.
Per questo l’andamento degli Orbs nell’aria è altamente irregolare, possono compiere cambi di direzione repentini fino a quasi 360° e possono compiere rapidissime accelerazioni e brusche frenate.
In alcune foto può essere immortalato tra Orbs fermi e ben definiti un Orbs che lascia una strisciata, quell’Orbs rispetto agli altri si muove ad una velocità elevatissima, basta pensare che la strisciata rappresenta lo spazio percorso dall’Orbs in un lasso temporale di 0,004 secondi o al massimo di 0,008 secondi, ossia il tempo che rimane aperto l’otturatore durante una fotografia con il flash.
Approfondimenti, studi e dichiarazioni di ricercatori
Il fenomeno è stato notato relativamente pochi anni fa, ma Internet si è impadronito di una quantità tale di materiale fotografico da far pensare che dietro ad esso ci sia qualcosa di reale.
Le prime spiegazioni abbozzate dagli esperti lasciano decisamente perplessi:
Craig Amilton Parker, in un suo recente libro dal titolo “Protecting the Soul”, (Proteggere l’anima), sostiene che gli ORB sono di varia natura. Ci sarebbero ORB naturali, che non sarebbero altro che trasferimenti di energia, mentre altri ORB sarebbero errori fotografici dovuti a polvere nell’aria, ed infine altri ancora sarebbero spiriti benevoli.
Nel sito orbguide.com quest’anno è comparsa un’ulteriore spiegazione. Si tratterebbe di sfere di energia prodotta dagli Spiriti: gli ORB non sarebbero, dunque, Spiriti essi stessi.
Sempre nello stesso sito si propone una spiegazione di tipo fisico, secondo la quale gli ORB sarebbero insiemi di particelle subatomiche sconosciute le quali, colpite dalla luce di un flash, produrrebbero quegli strani effetti per un fenomeno legato alla fluorescenza dell’insieme.
In altre parole gli ORB verrebbero eccitati dall’energia dei fotoni del flash e l’energia assorbita dall’ORB sarebbe trattenuta e farebbe passare alcuni elettroni della struttura dell’ORB ad uno stato (livello energetico) eccitato.
Subito dopo, trascorso il breve tempo di decadimento proprio della fluorescenza, essi riemetterebbero energia nel campo del visibile, facendo apparire gli ORB.
Dave Juliano, nel sito theshadowlands.net , sostiene che gli ORB sono spostamenti di energia legati allo psichismo di alcuni soggetti che emetterebbero tale energia e che essa sarebbe da correlarsi, in un modo decisamente poco chiaro, con gli spiriti.
Quello che segue è del ricercatore Giorgio Rambaldi.
Gli Orbs , o Globi di Luce, hanno una loro realtà fisica , anche se extradimensionale, anche a metri e metri di distanza hanno una loro tridimensionalità , per quanto sottili essi appaiano . Non sono luminosi di per sè, ma ciò che li rende tali è lo strato di materia eterica di cui sono composti . Questa , almeno , è la risultanza delle immagini che ci fornisce un comune apparecchio fotografico digitale .
Di fatto , il sensore CCD è di tipo quantico e bidimensionale , il che significa che ha la tendenza a ridurre le immagini su un piano di realtà più compresso di quanto realmente non sia e , inoltre , va tenuto presente che la struttura stessa dell’ Orb varia a seconda della qualità ottica ed elettronica della macchina che lo riprende.
Questo fenomeno è dovuto , probabilmente , alla differente interpretazione di una realtà sottile ( e quindi di difficoltosa identificazione da parte di un sistema digitale ) , che conduce sul filo del rasoio la disposizione dei pixel che riguardano quella sezione dell’ immagine. Sostanzialmente, riprendendo un mobile con accanto un Orb , anche modificando alcuni parametri al computer , avremo una struttura precisa e nitida per quanto concerne il mobile e una struttura più imprecisa e mutevole per quanto riguarda il Globo , causa la componente eterica più rarefatta , più sottile di quest’ ultimo . Sembrerebbe che l’irradiazione luminosa e improvvisa del flash li evidenzi , rendendo visibile una sostanza che si muove normalmente nella gamma infrarossa , ad opera anche del sistema CCD che opera questo passaggio trasformando in luce visibile quella parte di infrarosso vicino attraverso il passaggio elettroni – fotoni , ma questo fatto agisce sulla loro struttura complessiva , alterandone la frequenza e rimandandoli in uno stato quantico a noi non percepibile .
Veniamo ora alle ipotesi sulla loro natura, o se vogliamo, sulle loro funzioni. Vorrei considerare come primaria , quella delle “Forme Pensiero”: ogni persona , come lei certo sa meglio di me , si muove entro i confini di una propria rete mentale ( una gabbia senza sbarre ) , formata da masse di forme pensiero che sono il frutto delle proprie attività cerebrali , intendendo il cervelllo come organo medium tra il corpo e la Mente.
Gli studiosi dei fenomeni acustici potranno comprendere meglio la dinamica della creazione delle forme pensiero, riferendosi alle forme geometriche che si producono:
Quando una placca di risonanza, in cristallo solitamente, viene cosparsa di sabbia e si modifica lievemente l’orlatura della placca stessa.
Quando essa viene fatta vibrare colpendola con una bacchetta od altro, si produce un getto di granellini verso l’alto, che, ricadendo, forma disegni che sono strutturalmente identici al contenuto degli Orbs.
Questo per accennare alla naturale tendenza della materia ad organizzarsi in forme tondeggianti e geometriche, sia essa appartenente alla nostra dimensione fisica o ad altre, molto prossime ad essa.
Dobbiamo anche considerare l’intera gamma di queste esperienze, per avere un comune denominatore. Si tratta, oltre che di fenomeni frequenziali, di fenomeni temporali.
Contemporaneamente alla interpenetrazione dimensionale, si ha una sovrapposizione temporale, se vogliamo interpretare il Tempo secondo lo schema abituale a cui siamo legati e sottomessi.
Altre deduzioni del ricecartore Giorgio Rambaldi sono :
Gli Orbs , quelli ovviamente autentici , svolgono diverse funzioni sul piano esoterico. Appartenendo ad un piano vibrazionale che la Teosofia definisce “Mentale “, essi rispondono, di fatto, a picchi di pensiero particolari che li richiamano.
Io ormai li saluto, quando, in deterrminate condizioni ambientali e di luogo (meglio se vi sono molto legno e del vetro) , essi si annunciano con un colpo secco, che credo corrisponda al momento in cui attraversano la materia fisica. Lo fanno in modo preordinato, come se avessero una coscienza.
Io credo che , di per sè , siano soltanto ” messaggeri ” , ma l’impulso che li spinge e che li crea è quello che li dirige , che dà loro uno scopo . La mia gatta nera, li vede e grazie a questo posso fotografarli anche quando transitano in silenzio di qui . A volte sono in posizioni evidentemente strategiche, come delle web – cam eteriche che spiano i nostri movimenti .
Possono interagire con gli esseri umani?
Finora non si ha notizia certa che gli Orbs possano interagire con gli esseri umani. E’ tuttavia possibile che con una certa pratica di concentrazione si possa percepire la presenza degli Orbs nell’ambiente, identificando il punto in cui si trovano in quel momento. Le fotografie scattate in questi casi dimostrano l’effettiva presenza degli Orbs che erano stati rilevati sul piano dell’intuizione.
Non vanno dimenticati neppure i casi di fotografie scattate al momento in cui gli animali domestici sono stati visti immobili a fissare davanti a loro una certa zona dell’abitazione. Anche queste immagini mostrano l’evidente presenza degli Orbs che erano di fronte a loro.
C’è chi è andato oltre le ipotesi della ricerca basata generalmente sulla fisicità del fenomeno ed è giunto a dichiarare, in piena convinzione, che gli Orbs siano gli spiriti dei defunti che si trattengono tra i vivi per i loro più disparati motivi.
Tra questi c’è M.F. Chance Wyatt, di Melbourne, che nel suo libro “Spirits Visit Earth: Documented and Recorded Spiritual Happenings”, scritto nel 2008, dichiara che gli Orbs sono delle entità disincarnate che vivono tra gli esseri umani in attesa di oltrepassare la soglia che li porta verso aree più profonde dell’Aldilà. Egli è dell’idea che gli Orbs che noi vediamo sulle fotografie sono gli spiriti che decidono di voler essere fotografati.
Secondo Wyatt alcune persone particolarmente dotate di sensibilità psichica sarebbero capaci di individuare gli Orbs ad occhio nudo solo perché essi sono in grado di decidere se e da chi farsi vedere.
In appoggio a questa affermazione interviene Klaus Heinemann, un fisico sperimentale dell’Università di Tubinga, Germania, e ricercatore per l’UCLA e la NASA e docente presso la Stanford University, che dichiara di aver notato come gli Orbs siano facilmente fotografabili quando vengono interpellati, come se fossero creature intelligenti, e si chiede loro di poterli fotografare. Cosa che, secondo lui, non potrebbe avvenire se gli Orbs fossero solamente particelle di polvere in sospensione.
Il Prof. Heinemann insieme a Miceal Ledwith, filosofo e membro della Commissione Teologica Internazionale del Vaticano, ha scritto un libro sui globi di luce intitolato “The Orb Project”, edito negli USA nel 2007, in cui riporta che “la ricerca sui globi di luce è solo all’inizio e le immagini di queste emanazioni spirituali ci forniscono l’evidenza di una prova scientifica dell’esistenza di un mondo spirituale”.
Lo statunitense Wyatt, da parte sua, ha anche una spiegazione sul fatto che questi spiriti appaiano in forma di sfera in quanto questa forma rappresenta la più semplice che possano assumere, pur potendo fare altrimenti, poiché la sfera applica una forza eguale e costante su tutta la superficie della sua struttura.
L’équipe di Wyatt ha provveduto a fotografare gli Orbs con particolari apparecchiature a raggi infrarossi, telecamere e complesse attrezzature fotografiche munite di speciali lenti ottiche.
L’osservazione dei loro movimenti, ripresi con attrezzature a infrarossi, ne dimostra la notevole velocità motoria autonoma, anche con cambi di direzione improvvisi non influenzabili dal vento o da altri mezzi fisici. Dai rilevamenti effettuati gli Orbs osservati presenterebbero una dimensione sferica variabile dai 5 ai 15 centimetri di diametro.
Gli Orbs nelle fotografie esistono lo afferma la Nasa
Il Professore Klaus Heinemann, un ricercatore della NASA, l’agenzia spaziale americana, stava un giorno sfogliando una raccolta di foto scattate da sua moglie ad un raduno di guaritori spirituali, quando ha notato che molte di esse contenevano lo stesso pallido, ma chiaramente definito, cerchietto di luce, come una luna in miniatura, sospesa sopra alcuni dei soggetti ripresi. Dapprima, gli è sembrata solo una coincidenza: come tutte le persone molto razionali, ha inizialmente presunto che le foto fossero difettose:
” Ho pensato che i cerchietti fossero causati da polvere, particelle sospese nell’aria, anomalie del flash, gocce di vapor d’acqua e così via” dice il Prof Heinemann. ‘Poi mi sono talmente incuriosito, che sono ritornato nella stanza dove le foto sono state scattate, nella speranza di trovare una spiegazione logica- come un specchio sullo sfondo- ma non trovai nulla”.
Nè poté trovare alcun difetto nella macchina fotografica di sua moglie e, da scienziato con un’esperienza considerevole nelle sofisticate tecniche microscopiche d’esame della materia -fino a livelli di risoluzione atomica – possiamo esser certi che i suoi metodi furono più che rigidi. Ancora confuso, Heinemann partì in quarta per scoprire che cos’altro avrebbe potuto causare i misteriosi cerchietti. Lui e sua moglie hanno così cominciato a scattare a vanvera centinaia di foto digitali, per vedere se fosse possibile ricreare i misteriosi cerchietti. In effetti riuscirono a farli comparire di nuovo, ma per quanto assurdo possa sembrare – solo se loro lo chiedevano-, le apparizioni diventavano visibili alla macchina fotografica! Hanno anche scoperto che questo metodo funziona particolarmente bene quando si fotografano raduni spirituali.
Cosa diamine stava succedendo? Di nuovo uno strano mal funzionamento di tipo tecnico sembrava la risposta ovvia. Tali anomalie accadono frequentemente nella fotografia digitale. Se, per esempio, si dà una lieve scossa ad una macchina fotografica durante lo scatto, specialmente con luce fioca, si può ottenere facilmente un’immagine duplice. Il Prof Heinemann ha nuovamente escluso un difetto tecnico perché egli era in grado di eliminare, grazie alle sue conoscenze, tutti i problemi comuni associati con la fotografia digitale- come particelle di polvere, goccioline d’acqua, riflessi ed un sacco di altre cause probabili, eppure gli Orbs di luce continuavano ad apparire. Più immagini riprendeva, più acquistava esperienza nello studio delle bizzarre proprietà di queste luci brillanti.
Heinemann ha condotto dozzine di esperimenti usando due macchine fotografiche poste su treppiedi, sotto condizioni controllate. In uno dei suoi primi tentativi ha scoperto che gli orbs possono muoversi molto velocemente, fino a 800 Km/h o anche più. Ha anche osservato che, scattando due foto contemporaneamente con due macchine fotografiche che inquadrano lo stesso oggetto, ma da due angolazioni diverse, l’orb appare solo in una delle due immagini riprese simultaneamente, come se gli Orbs, in qualche modo, avessero scelto su quale macchina fotografica apparire o se apparire su tutt’ e due! Alla fine, ad Heinemann è stata lasciata una sola conclusione: che stava indagando su una forma di intelligenza paranormale!
“Ritengo senza alcun dubbio, che i globuli di luce siano uno dei più significativi fenomeni al di fuori di questa realtà che l’umanità abbia mai visto” dice Heinemann. “Fin’ ora, c’è stata un’ enorme casistica aneddotica sul fatto che il mondo dello spirito esiste, ma ora ritengo che non c’è più nulla di aneddotico. Grazie alla tecnologia digitale, possiamo vederlo per la prima volta, dato che stiamo confrontandoci con un fenomeno non-fisico- benché reale.”
La tentazione, naturalmente, è di giubilare tali affermazioni come fandonie poichè molti Professori e colleghi di Heinemann considerano la sua ricerca una totale stupidaggine, ma un numero crescente di altri scienziati rispettabili rifiuta di rigettare l’ipotesi che gli Orbs di luce potrebbero offrire un’affascinante occhiata sull’ignoto. All’inizio di quest’anno, la prima conferenza mondiale sugli Orbs ha avuto luogo a Sedona,in Arizona, dove molti scienziati si sono fermamente dichiarati e convinti che si tratti d’un fenomeno paranormale genuino.
Le loro conclusioni, se corrette, possono avere implicazioni enormi sul nostro modo di vedere l’universo e sul ruolo che in esso giochiamo. Gli esperti dicono che solo perché qualcosa non è stato ancora scientificamente verificato, non vuol dire che non esiste. William Tiller, un fisico teorico che da ben 35 anni indaga su coscienza e materia alla Stanford Università, in California, ha ricordato alla conferenza che ciò che noi vediamo coi nostri occhi fisici comprende meno del 10 per cento dell’universo noto, perché la visione umana opera solo in una limitata regione dello spettro elettromagnetico.
Per esempio, sebbene sappiamo che esistono, non possiamo vedere le onde radio, anche se trasportano enormi quantitativi di informazioni.
Similmente, Miceal Ledwith, un professore di Teologia che per dieci anni è stato Presidente del Maynooth College alla National University of Ireland, ha ricordato agli scettici che quando, nel 1861, il Dr Ignaz Semmelweis aveva affermato che ci poteva essere un collegamento invisibile tra i chirurghi che non si lavavano le mani e l’alta incidenza di infezione dopo il parto, i suoi colleghi lo avevano preso in giro, sebbene quella fosse la prima evidenza di ciò che più tardi sarebbe divenuto noto come infezione batterica puerperale. “Molte grandi scoperte storiche sono state messe in ridicolo inizialmente, ‘ ha detto Ledwith alla conferenza sugli Orbs. ‘Per me non c’è dubbio che il fenomeno degli Orbs è vero e merita di esser preso in seria considerazione. Non esistono solo poche foto di Orbs, che possono essere facilmente alterate, ma centinaio di migliaia, in tutto il mondo”, Ledwith, che è stato anche membro della Commissione Internazionale Teologica presso il Vaticano, ha infatti una raccolta di più di 100.000 foto di Orbs e continua:
“Essi si presentano in tutte le taglie, variando da alcuni millimetri a molti centimetri, a volte appaiono unici ed a volte a centinaia, in colori varianti dal bianco azzurro, al verde, rosa e dorato. Nel tempo ho capito che il lampo del flash è essenziale per catturarli, persino alla luce del giorno. Credo che questo dipenda dal fatto che gli orbs siano visibili grazie ad un fenomeno noto in Fisica come fluorescenza.
Il flash della macchina fotografica causa un processo di fluorescenza rendendo visibili gli Orbs”
Ledwith è ancora incerto su cosa questi Orbs possano essere davvero, ma non ha dubbi che si tratti di apparizione paranormali: “Credo che possono essere molte cose, come spiriti dei trapassati o, come alcuni Maestri spirituali affermano, spiriti in attesa di nascere in un corpo fisico, oppure rappresentare veicoli di altre intelligenze come spiriti della natura o esseri fatti di pura energia che non si sono mai incarnati in un corpo fisico. Ci sono centinaio di diversi tipi di orbs” Molti Scienziati credono che gli Orbs siano sfere d’energia plasma-simile, ma un’energia che può essere studiata con i normali strumenti di rilevazione, anche se sembra in possesso d’un certo grado di controllo sulla sua forma e sul suo aspetto.
Spesso gli Orbs possono essere fotografati più facilmente in luoghi dove è presente un’intensa energia mentale, come durante i raduni spirituali, dice Ledwith, che regolarmente li vede accanto alle mani o al apo dei guaritori, quasi facessero da assistenti nel processo di terapia spirituale Anna Donaldson è una fotografa freelance che ebbe l’incarico di scattare foto di Keith Watson, un Medium che stava aiutando le autorità ad indagare sulla scomparsa di Sara Payne, una bimba rapita sette anni fa, mentre giocava nel giardino dei nonni, nel Sussex.
La “battuta di caccia” prese inizio dal punto esatto in cui Sara era stata vista per l’ultima volta, perché il Medium aveva suggerito che lì sentiva qualcosa, ed infatti, quando le foto sono state sviluppate, un misterioso globo luminoso è apparso in una delle immagini. ‘Io non ho mai creduto a questa roba paranormale’ dice Anna, ‘però non ho riscontrato alcun difetto nella macchina fotografica, perchè ciò avrebbe causato immagini anomale in tutte le foto e non solo in alcune”.
Ancora scettica, Anna ha controllato i negativi e analizzato le immagini per cercarvi difetti tecnici, ma nuovamente non riusciva a trovare una risposta logica- fin quando un ricercatore del Paranormale le ha suggerito che le foto possono catturare l’aura delle persone. Nel caso allo studio, il colore bluastro degli Orbs suggeriva la presenza di uno spirito molto giovane e così Anna è andata in Grecia per fotografare il luogo preciso in cui un altro bambino era scomparso. Con suo enorme stupore, le fotografie evidenziarono nuovamente la presenza di un globo blu.
Il giorno dopo, non ancora pienamente convinta dato che pensava che si trattasse di un problema legato alle condizioni d’illuminazione, ne scattava altre, ottenendo lo stesso risultato, sebbene questa volta fossero visibili due orbs di colore arancione. ‘Ora so che avevo scattato foto di Orbs con tre macchine fotografiche diverse, in due paesi diversi, in tre giorni diversi: non c’è semplicemente nessuna possibilità che si tratti di un fatto casuale o d’un difetto tecnico’ dice Anna. “Ancora non so che cosa pensare, ma suppongo che una macchina fotografica in grado di riprendere un’immagine a una velocita’ di 1/ 2.000 di secondo, è in grado di scoprire cose impossibili a vedersi ad occhio nudo.” E’ possibile che si trattasse degli spiriti dei bambini perduti?
Terri Caldwell, un guaritore di Belbroughton, nel Worcestershire, è fra quelli che si dicono convinti del fatto che gli orbs sono la manifestazione evidente di spiriti umani. ‘Per me, gli Orbs sono spiriti che semplicemente vanno in giro ad espletare le loro normali attività,’ dice Terri. ‘Io credo che tutti noi siamo spiriti che hanno un’esperienza fisica, e quando moriamo la nostra energia ,che si porta dietro tutte le informazioni su di noi, continua ad esistere.” Ma non tutti gli Studiosi sono convinti che sia proprio così.
Gary Schwartz, Professore di Psichiatria all’Università dell’Arizona, ha condotto molti esperimenti sugli Orbs con l’aiuto di esperti in Fisica Ottica, ed è rimasto scettico sull’argomento: “Ritengo che la stragrande maggioranza dei casi di cosiddetti Orbs è prontamente attribuita a fenomeni paranormali quando, in effetti, riflessi dispersi in ambienti incontrollati spesso producono immagini similari” ha detto al Congresso, ma questa affermazione non scoraggia Ledwith e soci, che ritengono il fenomeno troppo frequente per essere giudicato fasullo.
Gli Orbs fanno parte della realtà quotidiana, nè più ne meno di noi. Il loro mondo può essere tanto vero quanto il nostro, ma esiste su frequenze più elevate. Quando cambiamo canale sulla TV non facciamo altro che commutarci su una frequenza diversa che contiene informazioni diverse. E’ illogico pensare che ciò che non possiamo vedere non sia vero, solo perché l’occhio umano può ricevere una parte molto ristretta dello spettro luminoso. Molti animali possono vedere in zone spettrali precluse ai nostri occhi.
Il Professore Heinemann ha quindi concluso: “La ricerca sugli Orbs è solo agli inizi, ma le fotografie di queste emanazioni dello spirito ormai offrono un’evidenza- mai come ora vicina alla prova scientifica – dell’esistenza di una realtà spirituale.
Secondo il portale Mistero quanto segue:
Con l’avvento sul mercato delle macchine fotografiche digitali , molte persone hanno cominciato a notare ” sfere di luce “in varie dimensioni che nella maggior parte delle fotografie apparivano con un bagliore interno.
La differenza fondamentale tra una fotocamera digitale e una macchina fotografica normale è che la fotocamera digitale non ha una pellicola, ma un sensore che converte la luce in cariche elettriche.
Proprio come una macchina fotografica convenzionale, ha una serie di lenti che focalizzano la luce per creare l’ immagine di una scena. Anzicche’ concentrare questa luce su una pellicola, la proietta su un dispositivo semiconduttore che la registra elettronicamente. Un computer elabora questa informazione elettronica in dati digitali consentendo di vedere ancora più chiaramente all’interno di queste sfere.
Gli scettici hanno sempre sfatato ogni aspetto dell’universo invisibile, in questo caso, i globi luminosi venivano attributi a particelle di polvere, umidità o alla macchina fotografica difettosa. Al contrario, quelli che hanno svolto ricerche e sperimentato i fenomeni Orb sono convinti del contrario. Gli Orbs sono transdimensionali esseri di luce in parole più semplici sono una forma consapevole di energia spirituale che viaggia attraverso le dimensioni e sono per lo più invisibili ad occhio nudo che sono stati visti solo da poche persone che gli hanno catturati sulle macchine fotografiche digitali.
Questi fenomeni sono visti per lo più intorno ai luoghi con buone vibrazioni come i luoghi dove le persone cantano, ballano, meditano o pregano, in sostanza dove vi e’ una forte emissione di energia molto positiva!
La convinzione più comune è che gli Orbs sono spiriti, cherubini, angeli, fantasmi o Fate che vegliano su di noi e ci guidano in modo molto sottile analizzando i nostri stati di coscienza e il subconscio di consapevolezza. Le Sfere di Luce simili sono state osservate intorno ai cerchi nel grano e alcuni credono che questi Orbs sono di origine extraterrestre o UFO che si manifestano per interagire con la nostra coscienza. Il Gruppo Modern Day Chi Kung Masters considera gli Orbs come sfere di energia che possono comunicare e guarire.
Gli Orbs possono anche reagire alle emozioni delle persone e compaiono in numero maggiore quando le persone stanno vivendo le emozioni o gli stati coscienti di amore, di gioia e felicità in quanto è un fenomeno interattivo che crea la nostra coscienza .
Caratteristiche secondo la più diffusa concezione delle orbs:
1. essere scattate con macchine fotografiche digitali compatte
2. in un ambiente buio
3. con l’uso del flash
4. non sono visibili ad occhio nudo.
NOTA: Questi 4 punti sono la norma, essi includono polvere, umidità ecc… Poi ci sono le orbs che hanno in comune solo il punto 4.
Una breve guida su come distinguere le orbs dalla polvere, umidità e da altre particelle:Polveri in sospensione o pulviscolo atmosferico:
Il pulviscolo è facilmente riconoscibile, esso appare irregolare nella forma: ovale, esagonale, spesso assume una forma goffa. L’anello interno, così come il nucleo, sono completamente assenti, trasparenza quasi zero.
Particelle di umidità, vapore, condensa, umido, pioggia, ecc…:
Le particelle di umidità sono quelle che più somigliano alle orbs, spesso vengono confuse con le stesse. Hanno sia l’anello intermedio che quello esterno in media, ma a volte possono avere 3, 4 anelli e anche di più, il nucleo è assente in ultimo, non meno importante, la loro trasparenza appare limitata perché spesso al loro interno ci sono detriti di sporco o di altri elementi presenti nell’acqua.
L’immagine sotto, vi mostra la struttura di una vera orbs nel momento in cui rilascia una minima quantità di luce:
1: sono perfettamente circolari
2: hanno una corona, ma si evidenzia solo quando rilasciano una certa quantità di luce.
3: possiedono solo due anelli, se così si possono definire.
3: il nucleo e posizionato perfettamente al centro.
4: l’anello esterno e quello interno si distanziano di poco.
5: la loro trasparenza e limpida, in esse non vi e nessun tipo di detriti.
6: si confondono tra le varie particelle presenti nell’aria quando si usa il flash,
e questo e un ostacolo per chi non e abituato a riconoscerle.
7: a volte possono mostrare dei filamenti come questi orbs con filamenti
8: non ha niente a che vedere con organismi uni cellulare.
9: non e un tipo di alga.
10: non si tratta di fulmini globulari.
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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT
(Fonti: http://www.epvr-research.com/products/cosa-sono-gli-o-r-b-s-e-s-v-a-p-/ – http://misteri.esoterya.com/orbs-globi-di-luce-cosa-sono-realmente/6713/ – http://cellix.xoom.it/orbs.html – http://www.psychics.co.uk/shop/shop_deadbook.html – http://www.shan-newspaper.com/web/misteri/264-visitati-dagli-orbs.html – http://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/gli-orbs-esistono-parola-della – http://misteroufo.blogspot.it/2012/07/orbs-esseri-di-luce-transdimensionale.html –
Rieditate da ragazzaindaco.blogspot.it )
Quando il caos si fermerà ci renderemo conto di quanto poco abbiamo bisogno, di quanto in realtà abbiamo e del vero valore della connessione umana.