Questo articolo è stato scritto da Francesco Akash Ballarini per Diario di una ragazza Indaco.
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Novembre è sempre stato un mese particolare. Associato al segno dello Scorpione, novembre è di certo il periodo della trasformazione, della metamorfosi.
Una morte ci attende e una conseguente rinascita a dicembre. Durante questo mese infatti, le energie rallentano, diventano sempre più introspettive.
La parte ombra inizia a scendere su tutti noi e ci avvolge nel suo mantello umido. Siamo in uno stato di apparente veglia, ma il sonno domina le nostre parti dell’Essere. La coscienza si tinge di nero, un nero profondo, che fa morire ogni cosa che ci circonda. La natura, seppur bellissima, inizia a prendere tonalità grigie.
Le piante iniziano a perdere le loro foglie che al suolo muoiono. Durante questo periodo dell’anno, le nostre vite potrebbero colorarsi di paure, ingiustificati malesseri interiori, quasi una lenta ed inevitabile sconfitta, un fallimento.
E’ questo il momento migliore! Proprio quando percepiamo questa sensazione abbiamo l’opportunità di rinascere, di trasformare la nostra natura, di far germogliare il nostro albero, di affrontare le nostre paure.
Il mese di novembre ci aiuta a lasciar andare tutto ciò che non ci occorre più, ci sostiene nel liberarci e alleggerirci da tutti quei fardelli che ci portiamo addosso. Lasciamo che muoiano tutte le emozioni negative, pesanti, i sensi di colpa ingiustificati.
Lasciamo che novembre ci trasformi in esseri totalmente nuovi.
Del resto a cosa servono i fallimenti e le sconfitte se non ad eliminare ciò che non funziona più, e che quindi va trasformato radicalmente? Lasciamo che la nostra Anima si liberi, lasci cadere e morire tutte le foglie che abbiamo fatto nascere quest’anno, per poterne far nascere di nuove, ancora più verdi e rigogliose. La morte di novembre ci insegna a dare valore alla vita. Nella morte è presente la vita nel suo potenziale.
Ogni volta che moriamo in una relazione, in un lavoro, in un’amicizia, in un modo d’essere, stiamo facendo cadere le foglie del nostro albero che lasciano lo spazio a nuove foglie. Lasciamo che la Vita, in ogni sua manifestazione, abbia la forza di potersi esprimere al meglio.
La vita è mutamento, un flusso energetico, è una continua metamorfosi ed ha bisogno di morire, per poi rinascere. E’ un’onda che va e viene. Il cielo ci aiuta, invita a rigenerarci e lasciar andare ciò che oramai è diventato solo un peso.
Con Amore, Akash
Circa l’autore
Francesco Akash Ballarini è un ricercatore spirituale diplomato presso l’Accademia di Astrosofia Ethnos di Fabrizio Mariotti. Insegnante e consulente di Astrologia Dinamica. Diplomato all’Accademy Of Light di Deva Talasi in conduzione di costellazioni famigliari sistemiche, spirituali e costellazioni del Sè.
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Quando il caos si fermerà ci renderemo conto di quanto poco abbiamo bisogno, di quanto in realtà abbiamo e del vero valore della connessione umana.